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Il libro si snoda intorno all'interesse per l'antico strumento del flauto e per la dimensione storica e mitica in cui è comparso.
L'Autore racconta la personale esperienza di incontro con i druidi della magica foresta di Broceliande, nel cuore della Bretagna, che lo hanno guidato nell'approfondimento spirituale, storico e musicale della sua conoscenza del flauto.
Nel parlare di questa sua esperienza, l'Autore affronta e sviluppa quindi alcune tematiche del mondo celtico che si intrecciano tra la storia e il mito e che rappresentano il contesto culturale in cui ha avuto origine il flauto.
L'Autore si fa portavoce anche del coinvolgimento in chiave politica dello strumento musicale. Di come il flauto, simbolo dell'antica tradizione dei Nativi europei, sia stato al centro di un tentativo di manipolazione storica che ha cercato di cancellare il suo utilizzo e insieme l'antica tradizione del celtismo in Europa. Tentativo che è fallito e a cui è seguita la riabilitazione musicale dell'antico strumento e con esso il riaffermarsi ancora una volta dell'identità della cultura tradizionale che lo strumento stesso rappresenta.
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