"Aiutiamo Mount Graham con i poteri che la terra ci può dare"

L'ultima montagna sacra degli Apache è in pericolo

La conferenza alla "Grotta di Merlino"

ELISA BERGAMINO


I giganteschi progressi compiuti dalla scienza e dalla tecnologia nel volgere di alcuni secoli, concentrati soprattutto nello studio dei fenomeni dell'universo, hanno reso l'uomo, loro artefice, cieco e sordo alle istanze superiori. Così gran parte della nostra civiltà si ritrova a vivere in un universo senza orizzonti, formato da esseri insensibili al sacro e privi di anima.
E' questo il caso del progetto "Columbus" che ad oggi ha permesso la costruzione di due telescopi sulla sommità di Mount Graham, ponendo in serio pericolo l'ultima montagna sacra degli indiani Apache. Ma in difesa del luogo, autentica oasi naturalistica, è intervenuta, fra gli altri, I'Associazione Culturale Grotta di Merlino che, martedì 9 maggio, ha tenuto un incontro sul tema "ln difesa della Montagna Sacra".
Il relatore Daniel Zapata dell'Apache Survival Coalition, Rosalba Nattero che, insieme a Giancarlo Barbadoro, dal '93 si batte per il caso Mount Graham, Gilbert Douville (Elk Dreamer), indiano Lakota, che diffonde la cultura dei nativi d'America allo scopo di tutelarla dalle mistificazioni e dalla falsa informazione, Maurizio Poletto, membro della Segreteria della CGIL, che si è occupato del caso nell'ambito delle iniziative del sindacato, Bruno Minder, collaboratore dalla Svizzera di Daniel Zapata, Nick Youldon, sostenitore di tali iniziative che ha dato un apporto per la traduzione, hanno presentato al numeroso ed interessato pubblico il pericolo cui va incontro Mount Graham, uno dei pochi luoghi non ancora violati dalla potenza distruttrice dell'uomo.
Purtroppo, il paradisiaco luogo da circa un decennio corre seri rischi poichè - I'Institute Smithsonian, ente di ricerca scientifica statunitense, in collaborazione con l'Università dell'Arizona, il Vaticano e I'Istituto Arcetri di Firenze - è stato prescelto come sito ideale per la realizzazione di un complesso di sette osservatori astronomici a carattere internazionale.
Il costosissimo progetto, che si è rivelato inadatto per tali rilevazioni e pregiudizievole per l'habitat naturale, prevede ora la costruzione del terzo telescopio per il quale si stanno effettuando gli scavi. Per impedire un simile, ulteriore scempio, basato soprattutto su interessi commerciali e burocrazia legislativa, si sono attivati, oltre agli indigeni, anche gli ambientalisti locali e numerose associazioni tra le quali la Grotta di Merlino.
Ma noi che sino ad oggi non eravamo coinvolti in questo dilemma, quale arma possiamo adottare per difendere Mount Graham? La non semplice risposta ci è stata suggerita dalle incoraggianti parole di Giancarlo Barbadoro: "Dobbiamo allontanare la cattiva coscienza di chi opera contro la sacralità di tale montagna, invocando la giustizia attraverso i poteri che la terra ci può dare". Quindi,l'unica difesa attuabile contro detto potere distruttore è quella di portare a conoscenza di tutti, anche attraverso la raccolta di firme, il rischio cui va incontro una delle poche aree incontaminatedel nostro pianeta.


"La Gazzetta" - 17 maggio 2000