IL LUNGO CAMMINO DEL POPOLO ROSSO

Serata all'insegna della solidarietà, quella di sabato 9 febbraio a Torino, precisamente all'associazione culturale La terrazza sul fiume in c.so Moncalieri 18, Rosalba Nattero e Giancarlo Barbadoro, hanno relazionato durante la serata un toccante problema, presente anche Gilbert Douville, famoso poeta Lakota.
Rosalba e Giancarlo sono Rappresentanti in Italia della Apache Survival Coalition, si battono da anni per la salvaguardia di Mount Graham, la montagna sacra degli Apache, in collaborazione con le Nazioni Unite. Entrambi musicisti e scrittori fanno parte del Laboratorio Musicale del Graal, un gruppo che divulga il patrimonio musicale dell'area celtica.
Mount Graham è una montagna che gli Apache della riserva San Carlos considerano il loro massimo luogo sacro, luogo che dal 1989 è minacciato dal progetto di costruzione di uno dei più grandi osservatori astronomici del pianeta.
Unico nel suo genere, Mount Graham rappresenta un patrimonio di diversità biologica unico nel Nord America, essendo uno dei rari ecosistemi rimasti inalterati nel deserto del Sud Ovest degli Stati Uniti e del Messico. La Montagna ospita inoltre, un rarissimo tipo di pinacea a grosso fusto, e su questa montagna vive lo "scoiattolo rosso" una specie dichiarata a rischio di estinzione.
Dal 1989 il luogo è in pericolo, l'università dell'Arizona ha deciso di costruire un osservatorio, la scelta di tutto ciò è dovuta a motivazioni economiche. Alcuni sponsor del progetto fortunatamente si sono ritirati, restano invece tra gli sponsor maggiori l'osservatorio di Arcetri, finanziato dal governo italiano, e la Specola Vaticana.
I due scrittori, per l'appunto stanno cercando di sensibilizzare, con varie campagne promulgative questo grave caso, la loro lotta è in collaborazione con Ola Cassadore, leader della Apache Coalition, e con l'incoraggiamento delle Nazioni Unite. La sala della conferenza era gremita di gente, tutti propensi ed interessati a questo importante evento di solidarietà.

Paola Donnini

IL RISVEGLIO, 28 febbraio 2002