LE ANTICHE PIRAMIDI EUROPEE

I TUNNEL DELLE PIRAMIDI BOSNIACHE
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La scoperta casuale di grotte intorno all'area sui cui sorgono le piramidi bosniache di Visoko ha permesso di individuare una rete di tunnel sotterranei che si sviluppano, con varie diramazioni, nel suolo al di sotto delle strutture piramidali, attraversando anche un fiume.
Le successive rilevazioni eseguite dall'equipe di Samyr Osmanagich con uno scandaglio radar, in grado di giungere sino a 18 metri nel sottosuolo hanno consentito di rilevare il tracciato dei tunnel. Alcuni di loro risultano essere ad angolo retto.
Il sistema di tunnel pare risalga alla stessa datazione delle piramidi. Alcuni di essi sono stati esplorati, altri sono ancora inaccessibili poichè sigillati da materiale di riporto. Gli investigatori ritengano che possano portare a camere segrete dove probabilmente sono custoditi oggetti di culto.
Al momento sono stati identificati e esplorati due tunnel, quello denominato come "Tunnel KTK" e quello denominato "Tunnel RAVNE".
Il Tunnel KTK ha il suo ingresso sul lato est del fiume nella città di Visoko. Da esso si dipartono due diramazioni, uno che si sviluppa in direzione della Piramide del Sole e passa al di sotto del vicino fiume e non risulta percorribile a causa del allagamento. L'altro braccio è diretto verso la Piramide della Luna.
Il Tunnel "Ravne" si apre a circa tre km a nord-ovest della Piramide del Sole e mostra di svilupparsi in questa direzione. Al suo interno si è rilevata una complessa rete di diramazioni di tunnel i cui ingressi risultano chiusi artificialmente da terriccio e da mura a secco realizzati con pietre di varia grandezza.
Da indagini geologiche effettuate sul luogo sembra che, circa 20.000 anni fa, a seguito della fine dell'ultima glaciazione l'intera valle delle piramidi bosniache fosse quasi completamente sommersa dalle acque, evento che ha portato a formarsi uno spesso strato di deposito alluvionale ricoprendo le pareti dei tunnel. Dopo che l'acqua è defluita, nuove popolazioni stanziali della valle avrebbero chiuso con muri a secco tutte le diramazioni che si aprono sui tunnel principali.
Osmanagich, convinto che il Tunnel Ravne porti al cuore della "Piramide del Sole", ha tralasciato di esplorare le numerose diramazioni secondarie ed ha privilegiato la sua ricerca lungo questo tunnel.

Servizio di: Giancarlo Barbadoro
Immagini di:
Miriam Madau, Giuseppe Marletta,
Lucio Lesmo, Veniero Grudina






L'ingresso del Tunnel "KTK".


L'antica pavimentazione del tunnel "KTK".
Nel percorso del tunnel si può osservare la sua antica pavimentazione.


Le pareti del tunnel si mostrano lavorate con perizia.


Samyr Osmanagich, il promotore delle ricerche sulle piramidi boniache di Visoko, con i membri dell'Equipe della Ecospirituality Foundation: Lucio Lesmo, Veniero Grudina e Miriam Madau, all'ingresso del Tunnel Ravne.


L'entrata del Tunnel Ravne.
Samyr Osmanagich accanto ad una delle diramazioni secondarie del Tunnel Ravne.


Un esempio dei muri a secco che chiudono le diramazioni secondarie del Tunnel Ravne.
L'ingresso di una ulteriore diramazione ancora inesplorata, sigillato dagli antichi costruttori del tunnel.