In Bretagna, sulla costa nord-ovest della Francia, sulla sommità della penisola di Kérnéhlen che domina la Baia di Morlaix si trova la piramide di Barnenez.
La costruzione, conosciuta anche come "le grand cairn de Barnenez", è una considerevole struttura piramidale realizzata con la posa a secco di piccole pietre di granito.
I rilievi archeologici hanno rivelato che la piramide è stata costruita in due tempi con l'affiancamento di due strutture identiche. Questo evento ha portato a conferirle la sua particolare forma allungata che si sviluppa su un asse est-ovest, per una lunghezza di 75 metri e 28 di larghezza.
La piramide si sviluppa in altezza su più piani che si restringono verso la sommità, mostrando la classica forma di piramide a gradoni.
La sua struttura allungata, caratterizzata dai gradoni, ricorda inequivocabilmente quella delle piramidi di Güímar nell'Arcipelago delle Canarie, così come quella della piramide di Monte D'Accoddi in Sardegna. La sua specifica morfologia, simile alle altre piramidi citate, porta a collegarla ai Pelasgi, gli antichi navigatori ed esploratori che emigravano dal bacino del Mar Nero in cerca di nuove terre.
La forma allungata e terrazzata della piramide di Barnenez suggerisce una ulteriore associazione nel confronto con il complesso megalitico di Yonaguni, sommerso nel mare prospicente l'omonima isola a sud del Giappone.
Sul fianco della piramide di Barnenez si aprono undici bassi portali in pietra, simili a dolmen, da cui proseguono altrettanti cunicoli che si inoltrano all'interno della struttura per una lunghezza che varia dai 5 al 14 metri. Ciascuno di essi porta ad una camera, di forma circolare o poligonale, sormontata da volte a cupola. Volte realizzate con lo stesso principio di quella esistente nel tumulus di Newgrange in Irlanda.
I corridoi e le camere sono realizzati costituiti da muretti a secco e sottili lastre di menhir. Dal portale posto al centro della parte più vecchia della piramide si accede ad una spettacolare cripta, divisa in due parti da 2 monoliti che fungono da colonne.
Il sistema di corridoi e stanze ricorda quello tipico dei tumulus concepiti come percorso iniziatico e di culto, da cui in seguito si sarebbe sviluppato l'archetipo mistico delle piramidi, come si può vedere anche in quelle egizie.
Il ritrovamento di sepolture nelle camere, probabilmente avvenute in tempi successivi alla costruzione del complesso, ha portato all'idea che il monumento fosse un'opera esclusivamente funeraria.
La costruzione della piramide di Barnenez viene fatta risalire all’incirca al 4500-3900 a.C.
Dimenticata nel tempo a seguito delle culture dominanti, a cominciare da quella romana, viene riscoperta ufficialmente nel 1850, epoca in cui risultava ancora sconosciuta, interamente ricoperta da fitta vegetazione.
Nel 1954 il sito venne acquisito da una impresa edile che ne stimò le potenzialità di cava di pietre e con il prelievo del materiale iniziò la sua demolizione. Tuttavia la distruzione della piramide venne evitata ad opera degli archeologi locali che dal 1955 al 1968 provvidero anche al suo restauro.
Servizio di: Giancarlo Barbadoro
Immagini di: Rosalba Nattero, Gianluca Roggero,
Luca Colarelli, Giancarlo Barbadoro
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